All'attenzione della Facoltà Monza,11 maggio 2009
di Medicina e Chirurgia
In riferimento alla seduta del Consiglio di Coordinamento Didattico del 27 Aprile scorso, in qualità di rappresentanti degli studenti per la lista Medicina Studenti, vorremmo richiamare l'attenzione sui punti in discussione riguardanti la riduzione del numero minimo di appelli annui da 7 a 5 e la revisione del regolamento degli esami di laurea.
Vorremmo, infatti, ribadire che tali provvedimenti ci sembrano principalmente volti ad attuare delle modifiche formali, senza porsi alcun obbiettivo a lungo termine rispetto ai contenuti.
1) Riguardo la riduzione del numero minimo di appelli, il modello estero, cui si è ripetutamente fatto riferimento come esempio cui ispirarsi, se da una parte prevede un numero molto ristretto di appelli, dall'altra offre un'organizzazione della didattica estremamente diversa.
Pertanto, modificare il numero di appelli senza preoccuparsi di cambiare la modalità di insegnamento e di valutazione (ci riferiamo, in particolare, all'uso inappropriato dei quiz a risposta multipla) non serve a migliorare ma solo a svantaggiare gli studenti.
Sottolineiamo, inoltre, che l'Ateneo impone semplicemente un numero minimo di appelli, senza richiedere che ogni facoltà si adegui.
2) Riguardo la revisione del regolamento degli esami di laurea, vogliamo innanzitutto far notare che l'appiattimento verso l'alto delle votazioni finali dipende principalmente dalla media dei voti ottenuti durante il percorso di studi. Pertanto, siamo convinti che il primo punto su cui è necessario lavorare siano le modalità di esame e della didattica che sono sempre meno curate: gli esami a quiz, infatti, nella modalità attuale, non consentono di premiare realmente il merito valutando adeguatamente le conoscenze.
Allo stesso tempo, appoggiamo la proposta di un nuovo metodo valutativo che miri a premiare un lavoro di tesi ben fatto.
Nonostante ciò ci sembra che alcune delle proposte avanzate in CCD non muovano in questa direzione:
A) I criteri valutativi proposti ("padronanza dell’argomento discusso, qualità della presentazione, valutazione dell’approccio metodologico, abilità nella discussione") penalizzano il contenuto in favore della forma in quanto:
- nei criteri valutativi c'è un solo punto (valutazione dell’approccio metodologico) che entra nel merito del contenuto della tesi; gli altri valutano solo le capacità espositive;
- inoltre, sempre a proposito della metodologia, manca del tutto una differenziazione in termini di punteggio tra l'approccio sperimentale e compilativo;
- d'altra parte, è necessario tenere conto che le tesi proposte a noi studenti sono differenti, anche nella metodologia, in relazione all'ambito in cui vengono svolte.
Per questo proponiamo di lasciare una maggiore libertà valutativa al singolo docente rivedendo dettagliatamente i criteri o eliminandoli del tutto.
Inoltre, se all'interno della commissione ogni docente viene chiamato ad esprimere un giudizio è necessario che la stessa sia composta omogeneamente per area di appartenenza; quindi chiediamo che le commissioni vengano effettivamente pensate secondo tale criterio.
B) Per non svantaggiare inutilmente il laureando, chiediamo che i criteri di arrotondamento (nei casi in cui la media delle valutazioni espresse sia un numero contenente cifre decimali) non siano definiti a priori. Proponiamo che l'attribuzione del punteggio finale avvenga a discrezione della commissione e senza vincoli obbligatori.
Rimaniamo pertanto disponibili a lavorare per migliorare, ma siamo convinti che questo sia possibile solo in un clima di dialogo che vada oltre i singoli interessi di parte. Nella scorsa seduta del CCD ci sembra che tale possibilità sia venuta meno.
I rappresentanti di Medicina Studenti
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