In merito alla modifica dell’organizzazione dei periodi d'esame:
La lista Lds ha proposto prima in CTP e poi in CCD l'aggiunta di due sessioni straordinarie d'esame ad Aprile e a Novembre "per:
- Permettere agli studenti di recuperare esami arretrati prima di essere considerati studenti fuori corso…
- Permettere agli studenti in corso con tutti gli esami di organizzare al meglio i propri tempi di studio in modo che quest' ultimo sia approfondito e duraturo.”
In Commissione Tecnica di Programmazione la proposta è stata bocciata dalla Prof. Galli e dal Preside Stella per le seguenti motivazioni:
- l'elevatissimo numero di studenti in corso e che si laurea entro i 6 anni (infatti l'80% degli studenti si laureano a Luglio del sesto anno e il 95% entro Ottobre);
- i risultati raggiunti dalla nostra facoltà nel Progress Test che indicano un livello di conoscenze sempre al di sopra della media nazionale: questo ha portato alla conclusione che sia necessario preservare il più possibile l’attuale piano didattico e, quindi, l'organizzazione dell'anno accademico che è stata segnalata come punto di forza della nostra facoltà anche da parte della Site Visit (commissione valutativa su scala nazionale composta dai presidenti di CCD di Medicina delle Università degli Studi di Padova, Verona e L'Aquila);
La prof. Galli, inoltre, ha spontaneamente dimostrato disponibilità a venire incontro alle esigenze di eventuali gruppi di studenti che, con valide motivazioni, dovessero richiedere appelli straordinari o volessero partecipare agli appelli predisposti per gli studenti fuori corso.
In CCD la proposta è stata messa ai voti: 30 contrari (di cui 10 di Medicina Studenti), 10 favorevoli (tra cui nessun professore) e 9 astenuti. Per chiarezza: questa votazione non aveva valore decisionale ma solo consultivo, prima di arrivare eventualmente in Cdf, organo composto solo da professori e da pochi rappresentanti degli studenti e presieduto dal Preside, il quale si è dimostrato sin dall'inizio in totale disaccordo con la proposta.
Durante la discussione noi di Medicina Studenti siamo intervenuti dicendo che riteniamo giusta l'esigenza di studiare gli esami il meglio possibile, ma che la risposta al problema non stia nell'aggiungere appelli d'esame durante i periodi di lezione.
Abbiamo perciò votato in maniera contraria all'aggiunta delle due sessioni perchè la conoscenza approfondita della medicina di cui tutti abbiamo l'esigenza non può prescindere da momenti di apprendimento fondamentali quali la didattica e i tirocini. L'università non è fatta solo dagli esami e dalla valutazione di questi. Rendere prassi la concomitanza tra periodi d'esame e di lezione andrebbe a discapito della nostra possibilità di frequentare i corsi (che, quindi, avremmo meno interesse a migliorare) e della qualità dell'insegnamento da parte dei docenti.
A noi sembra più utile, oltre che praticamente più fattibile (vista anche la disponibilità della Galli), andare incontro all’esigenza legittima di alcuni studenti di recuperare degli esami valutando singolarmente ogni caso. In questo, quindi, ci rendiamo disponibili al lavoro.
Inoltre, ci sembra che la libertà di gestirsi esami e lezioni sia già attualmente preservata poichè abbiamo a nostra disposizione 5 mesi interi di sessione d'esame.
Di conseguenza la nostra proposta si sta sviluppando su più fronti:
1- La sistemazione delle date e del numero degli appelli nel semestre, previa coordinazione tra i docenti affinchè le date possano facilitare e non ostacolare l'organizzazione dello studio di ciascuno. Ciò infatti si verifica spesso: ad esempio, nel semestre scorso, gli appelli di SS3 del quarto anno non solo erano soltanto due ma il primo appello di SS3 coincideva con il secondo appello di farmacologia nella data del 1/2/'08, cui ha partecipato la stragrande maggioranza del corso. Il risultato è stato che diversi studenti non sono riusciti a dare l'esame di SS3.
In risposta la Prof. Galli (sia in CTP che in CCD) ha assicurato il suo personale impegno nell'esigere per tempo dai Coordinatori di Semestre date compatibili tra i vari appelli degli esami del semestre.
2- Lavorare sui singoli corsi in modo che: la didattica diventi il luogo privilegiato dell'apprendimento (come avviene già per alcuni corsi come anatomia patologica, farmacologia, biochimica, patologia,..); sia aumentata la trasparenza dei programmi, pensati in modo che i singoli obiettivi siano davvero utili per un laureato in medicina e chirurgia. Un esempio eclatante è l'esame di Specialità Medico Chirurgiche che stiamo cercando di riorganizzare argomento per argomento in modo che risulti funzionale ai fini della conoscenza di base di discipline molto specialistiche.
3- Lavorare sulle modalità d'esame perchè siano chiare e possano valutare effettivamente il livello di approfondimento della materia e la capacità critica acquisita.
Esempi negativi a tal proposito sono rappresentati da alcuni esami come il parziale di Anatomia del I semestre del I anno o l’esame di SS2 del III anno.
4- Valorizzare il tempo dei tirocini in modo che siano realmente un momento che faciliti lo studio permettendo di osservare sul campo ciò che si studia sui libri e a lezione.
Esempio: imparare a fare l'esame obiettivo neurologico in reparto contemporaneamente allo studio della neurologia alleggerisce notevolmente il successivo apprendimento personale in vista dell'esame. Se però durante il reparto di neurologia lo studente sta preparando un esame del semestre precedente, viene meno la possibilità di approfondire tramite lo studio personale o la lezione pomeridiana quanto visto in reparto (che in tal caso sarebbe già memorizzato ai fini dell'esame). Questo è un problema che, al momento, riguarda quei pochi che devono recuperare degli esami ma, con l'istituzionalizzazione di questi periodi d'esame, potrebbe diventare regola per molti perdendo grandi occasioni di apprendimento vero. Per questo crediamo che le sessioni aggiuntive sarebbero una scelta in senso opposto a quella di incentivare l’ utilità dei tirocini.
Infine vogliamo richiamare l’attenzione sul fatto che l'organizzazione degli esami su più sessioni è un esperimento già portato avanti dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell' Università Statale di Milano dove al momento si sta cercando di passare ad un piano simile a quello attuale di Monza dato il disagio dei professori e soprattutto degli studenti. Questi ultimi lamentano infatti la scarsa possibilità di concentrarsi adeguatamente su lezioni e tirocini essendo in continua sessione d'esame con una conseguente disattenzione da parte di tutti (studenti e professori) al miglioramento della qualità della didattica.
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